"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » » La Divina Commedia – Dante Alighieri

Add to favorite La Divina Commedia – Dante Alighieri

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

Ne l'ordine che fanno i terzi sedi, siede Rachel di sotto da costei

con Bëatrice, sì come tu vedi.

465

Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________

Sarra e Rebecca, Iudìt e colei

che fu bisava al cantor che per doglia del fallo disse 'Miserere mei',

puoi tu veder così di soglia in soglia giù digradar, com' io ch'a proprio nome vo per la rosa giù di foglia in foglia.

E dal settimo grado in giù, sì come infino ad esso, succedono Ebree,

dirimendo del fior tutte le chiome; perché, secondo lo sguardo che fée la fede in Cristo, queste sono il muro a che si parton le sacre scalee.

Da questa parte onde 'l fiore è maturo di tutte le sue foglie, sono assisi quei che credettero in Cristo venturo; da l'altra parte onde sono intercisi di vòti i semicirculi, si stanno

quei ch'a Cristo venuto ebber li visi.

E come quinci il glorïoso scanno

de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno, così di contra quel del gran Giovanni, che sempre santo 'l diserto e 'l martiro sofferse, e poi l'inferno da due anni; e sotto lui così cerner sortiro

Francesco, Benedetto e Augustino

e altri fin qua giù di giro in giro.

Or mira l'alto proveder divino:

ché l'uno e l'altro aspetto de la fede igualmente empierà questo giardino.

E sappi che dal grado in giù che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, 466

Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________

ma per l'altrui, con certe condizioni: ché tutti questi son spiriti asciolti prima ch'avesser vere elezïoni.

Ben te ne puoi accorger per li volti e anche per le voci püerili,

se tu li guardi bene e se li ascolti.

Or dubbi tu e dubitando sili;

ma io discioglierò 'l forte legame in che ti stringon li pensier sottili.

Dentro a l'ampiezza di questo reame casüal punto non puote aver sito, se non come tristizia o sete o fame: ché per etterna legge è stabilito quantunque vedi, sì che giustamente ci si risponde da l'anello al dito; e però questa festinata gente

a vera vita non è sine causa

intra sé qui più e meno eccellente.

Lo rege per cui questo regno pausa in tanto amore e in tanto diletto, che nulla volontà è di più ausa,

le menti tutte nel suo lieto aspetto creando, a suo piacer di grazia dota diversamente; e qui basti l'effetto.

E ciò espresso e chiaro vi si nota ne la Scrittura santa in quei gemelli che ne la madre ebber l'ira commota.

Però, secondo il color d'i capelli, di cotal grazia l'altissimo lume

degnamente convien che s'incappelli.

Dunque, sanza mercé di lor costume, locati son per gradi differenti,

467

Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________

sol differendo nel primiero acume.

Bastavasi ne' secoli recenti

con l'innocenza, per aver salute, solamente la fede d'i parenti;

poi che le prime etadi fuor compiute, convenne ai maschi a l'innocenti penne per circuncidere acquistar virtute; ma poi che 'l tempo de la grazia venne, sanza battesmo perfetto di Cristo tale innocenza là giù si ritenne.

Riguarda omai ne la faccia che a Cristo più si somiglia, ché la sua chiarezza sola ti può disporre a veder Cristo».

Io vidi sopra lei tanta allegrezza piover, portata ne le menti sante create a trasvolar per quella altezza, che quantunque io avea visto davante, di tanta ammirazion non mi sospese, né mi mostrò di Dio tanto sembiante; e quello amor che primo lì discese, cantando 'Ave, Maria, gratïa plena', dinanzi a lei le sue ali distese.

Rispuose a la divina cantilena

da tutte parti la beata corte,

sì ch'ogne vista sen fé più serena.

«O santo padre, che per me comporte l'esser qua giù, lasciando il dolce loco nel qual tu siedi per etterna sorte, qual è quell' angel che con tanto gioco guarda ne li occhi la nostra regina, innamorato sì che par di foco?».

Così ricorsi ancora a la dottrina 468

Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________

di colui ch'abbelliva di Maria,

come del sole stella mattutina.

Ed elli a me: «Baldezza e leggiadria quant' esser puote in angelo e in alma, tutta è in lui; e sì volem che sia, perch' elli è quelli che portò la palma giuso a Maria, quando 'l Figliuol di Dio carcar si volse de la nostra salma.

Are sens