più tornano a l'ovil di latte vòte.
Ben son di quelle che temono 'l danno e stringonsi al pastor; ma son sì poche, che le cappe fornisce poco panno.
Or, se le mie parole non son fioche, se la tua audïenza è stata attenta, se ciò ch'è detto a la mente revoche, in parte fia la tua voglia contenta, perché vedrai la pianta onde si scheggia, e vedra' il corrègger che argomenta
"U' ben s'impingua, se non si vaneggia"».
CANTO XII
[Canto XII, nel quale frate Bonaventura da Bagnoregio in gloria di santo Dominico parla e brevemente la sua vita narra.]
Sì tosto come l'ultima parola
la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar cominciò la santa mola;
e nel suo giro tutta non si volse 369
Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________
prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch'e' refuse.
Come si volgon per tenera nube
due archi paralelli e concolori,
quando Iunone a sua ancella iube, nascendo di quel d'entro quel di fori, a guisa del parlar di quella vaga ch'amor consunse come sol vapori, e fanno qui la gente esser presaga, per lo patto che Dio con Noè puose, del mondo che già mai più non s'allaga: così di quelle sempiterne rose
volgiensi circa noi le due ghirlande, e sì l'estrema a l'intima rispuose.
Poi che 'l tripudio e l'altra festa grande, sì del cantare e sì del fiammeggiarsi luce con luce gaudïose e blande,
insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch'al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l'una de le luci nove
si mosse voce, che l'ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove; e cominciò: «L'amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l'altro duca per cui del mio sì ben ci si favella.
Degno è che, dov' è l'un, l'altro s'induca: sì che, com' elli ad una militaro, così la gloria loro insieme luca.
370
Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________
L'essercito di Cristo, che sì caro costò a rïarmar, dietro a la 'nsegna si movea tardo, sospeccioso e raro, quando lo 'mperador che sempre regna provide a la milizia, ch'era in forse, per sola grazia, non per esser degna; e, come è detto, a sua sposa soccorse con due campioni, al cui fare, al cui dire lo popol disvïato si raccorse.
In quella parte ove surge ad aprire Zefiro dolce le novelle fronde
di che si vede Europa rivestire,
non molto lungi al percuoter de l'onde dietro a le quali, per la lunga foga, lo sol talvolta ad ogne uom si nasconde, siede la fortunata Calaroga
sotto la protezion del grande scudo in che soggiace il leone e soggioga: dentro vi nacque l'amoroso drudo
de la fede cristiana, il santo atleta benigno a' suoi e a' nemici crudo; e come fu creata, fu repleta
sì la sua mente di viva vertute,
che, ne la madre, lei fece profeta.
Poi che le sponsalizie fuor compiute al sacro fonte intra lui e la Fede, u' si dotar di mutüa salute,
la donna che per lui l'assenso diede, vide nel sonno il mirabile frutto ch'uscir dovea di lui e de le rede; e perché fosse qual era in costrutto, quinci si mosse spirito a nomarlo del possessivo di cui era tutto.
371
Dante Alighieri - La Divina Commedia ____________________________________________________
Domenico fu detto; e io ne parlo
sì come de l'agricola che Cristo
elesse a l'orto suo per aiutarlo.
Ben parve messo e famigliar di Cristo: ché 'l primo amor che 'n lui fu manifesto, fu al primo consiglio che diè Cristo.
Spesse fïate fu tacito e desto
trovato in terra da la sua nutrice, come dicesse: 'Io son venuto a questo'.
Oh padre suo veramente Felice!