"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » Italian Books » "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello

Add to favorite "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

E chi aveva fiatato? Chi? Il tavolino! Quattro colpi: – Bujo!

Giuro di non averli sentiti.

Se non che, appena spento il lanternino, avvenne tal cosa che scompigliò d’un tratto tutte le mie supposizioni. La signorina Caporale cacciò uno strillo acutissimo, che ci fece sobbalzar tutti quanti dalle seggiole.

— Luce! luce!

Che era avvenuto?

Un pugno! La signorina Caporale aveva ricevuto un pugno su la bocca, formidabile: le sanguinavano le gengive.

Pepita e la signora Candida scattarono in piedi, spaventate. Anche Papiano s’alzò per riaccendere il lanternino. Subito Adriana ritrasse dalla mia mano la sua. Il Bernaldez col faccione rosso, perché teneva tra le dita un fiammifero, sorrideva, tra sorpreso e incredulo, mentre il signor Anselmo, costernatissimo, badava a ripetere:

— Un pugno! E come si spiega?

Me lo domandavo anch’io, turbato. Un pugno? Dunque quel cambiamento di posti non era concertato avanti tra i due. Un pugno? Dunque la signorina Caporale s’era ribellata a Papiano. E ora?

Ora, scostando la seggiola e premendosi un fazzoletto su la bocca, la Caporale protestava di non voler più saperne. E Pepita Pantogada strillava:

Gracie, segnori! gracie! Aquí se dano cachetes!

— Ma no! ma no! — esclamò il Paleari. — Signori miei, questo è un fatto nuovo, stranissimo! Bisogna chiederne spiegazione.

— A Max? — domandai io.

— A Max, già! Che lei, cara Silvia, abbia male interpretato i suggerimenti di lui nella disposizione della catena?

— È probabile! è probabile! — esclamò il Bernaldez, ridendo.

— Lei, signor Meis, che ne pensa? — mi domandò il Paleari, a cui il Bernaldez non andava proprio a genio.

— Eh, di sicuro, questo pare, — dissi io.

Ma la Caporale negò recisamente col capo.

— E allora? — riprese il signor Anselmo. — Come si spiega? Max violento! E quando mai? Che ne dici tu, Terenzio?

Non diceva nulla, Terenzio, protetto dalla semioscurità: alzò le spalle, e basta.

— Via — diss’io allora alla Caporale. — Vogliamo contentare il signor Anselmo, signorina? Domandiamo a Max una spiegazione: che se poi egli si dimostrerà di nuovo spirito… di poco spirito, lasceremo andare. Dico bene, signor Papiano?

— Benissimo! — rispose questi. — Domandiamo, domandiamo pure. Io ci sto.

— Ma non ci sto io, così! — rimbeccò la Caporale, rivolta proprio a lui.

— Lo dice a me? — fece Papiano. — Ma se lei vuol lasciare andare…

— Sì, sarebbe meglio, — arrischiò timidamente Adriana.

Ma subito il signor Anselmo le diede su la voce:

— Ecco la paurosa! Son puerilità, perbacco! Scusi, lo dico anche a lei, Silvia! Lei conosce bene lo spirito che le è familiare, e sa che questa è la prima volta che… Sarebbe un peccato, via! perché – spiacevole quanto si voglia quest’incidente – i fenomeni accennavano questa sera a manifestarsi con insolita energia.

— Troppa! — esclamò il Bernaldez, sghignazzando e promovendo il riso degli altri.

— E io, — aggiunsi, — non vorrei buscarmi un pugno su quest’occhio qui…

Ni tampoco ió! — aggiunse Pepita.

— A sedere! — ordinò allora Papiano, risolutamente. — Seguiamo il consiglio del signor Meis. Proviamoci a domandare una spiegazione. Se i fenomeni si rivelano di nuovo con troppa violenza, smetteremo. A sedere!

E soffiò sul lanternino.

Io cercai al bujo la mano di Adriana, ch’era fredda e tremante. Per rispettare il suo timore, non gliela strinsi in prima; pian piano, gradatamente, gliela premetti, come per infonderle calore, e, col calore, la fiducia che tutto

adesso sarebbe proceduto tranquillamente. Non poteva esser dubbio, infatti, che Papiano, forse pentito della violenza a cui s’era lasciato andare, aveva cangiato avviso. A ogni modo avremmo certo avuto un momento di tregua; poi forse, io e Adriana, in quel bujo, saremmo stati il bersaglio di Max.

«Ebbene,» dissi tra me, «se il giuoco diventerà troppo pesante, lo faremo durar poco. Non permetterò che Adriana sia tormentata.»

Intanto il signor Anselmo s’era messo a parlare con Max, proprio come si parla a qualcuno vero e reale, lì presente.

— Ci sei?

Due colpi, lievi, sul tavolino. C’era!

— E come va, Max, — domandò il Paleari, in tono d’amorevole rimprovero, — che tu, tanto buono, tanto gentile, hai trattato così malamente la signorina Silvia? Ce lo vuoi dire?

Questa volta il tavolino si agitò dapprima un poco, quindi tre colpi secchi e sodi risonarono nel mezzo di esso. Tre colpi: dunque, no: non ce lo voleva dire.

Are sens

Copyright 2023-2059 MsgBrains.Com