"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » » David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Add to favorite David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

– No. Ero ragazzo, mi fece perdere la pazienza, e le sca-gliai contro un martello. Dovevo essere un angioletto molto prepotente!

Ero profondamente rattristato d’aver toccato quel tasto, ma era troppo tardi.

– Come hai visto, d’allora le è rimasto quel segno – disse Steerforth – e se lo porterà fino all’ultimo riposo, se mai ella riposerà; perché stento a credere che riposerà mai. Era la figlia unica d’un certo cugino di mio padre.

Morto quel cugino, mia madre, che era rimasta vedova, se la prese qui per avere una compagnia. Ha un paio di migliaia di sterline di suo, e ne risparmia l’interesse ogni anno per aggiungerlo al capitale. Ecco, se la vuoi sapere, la storia della signorina Dartle.

– E io non dubito che ti voglia bene come a un fratello –

dissi.

– Oh! – disse Steerforth, contemplando il fuoco. – Vi 524

Charles Dickens

David Copperfield

sono dei fratelli ai quali non si vuol molto bene; e altri che si voglion bene... ma sèrviti, Copperfield. Brindere-mo alle margheritine dei campi, in tuo onore, e ai gigli della valle che non lavorano e non filano, in mio onore...

per maggior mia vergogna. – Un amaro sorriso che gli s’era sparso sul volto si dileguò, mentr’egli diceva questo allegramente, e ridiventava il cordiale e simpatico amico che conoscevo.

Quando ci recammo a prendere il tè, non potei fare a meno di osservare la cicatrice con pietoso interesse.

Notai subito che era la parte più sensibile del viso della signorina. Quando ella impallidiva, il primo a cambiar di colore era quel segno, che diventava quasi una fosca striscia di piombo, e si allungava in tutta la sua esten-sione, come una traccia d’inchiostro simpatico avvicinata al calore. Per un piccolo alterco fra lei e Steerforth, a proposito d’una mossa al giuoco di dama, ella mi parve fremere di collera; e vidi la cicatrice disegnarsi come quell’antica scritta sul muro in quel banchetto famoso.

Non mi meravigliai affatto dell’entusiasmo della signora Steerforth per il figlio. Pareva ch’ella non potesse parlare o pensare a null’altro. Mi mostrò il ritratto di lui bambino, in un medaglione, con un ricciolo dei suoi capelli d’allora; e mi mostrò il ritratto di come era quando io l’avevo conosciuto la prima volta: e sul petto portava il ritratto di come egli era in quei giorni. Tutte le lettere 525

Charles Dickens

David Copperfield

ch’egli le aveva scritte, ella le custodiva in uno scaffa-letto presso la sua poltrona accanto al fuoco; e me ne avrebbe lette alcune, e anche a me sarebbe piaciuto sentirle, se egli non si fosse interposto, stornandola da quel proposito.

– M’ha detto mio figlio che l’avete conosciuto la prima volta dal signor Creakle – disse la signora Steerforth, mentre io e lei stavamo presso un tavolino, e gli altri due giocavano a dama su un altro. – Veramente, mi ricordo, ch’egli mi parlò allora d’un ragazzo più piccolo di lui al quale aveva preso a voler bene; ma il vostro nome, come è facile immaginare, m’era uscito di mente.

– Fu pieno di generosità e di bontà per me in quei giorni, vi assicuro, signora – io dissi – e allora avevo proprio bisogno d’un amico simile. Sarei stato veramente calpestato, senza di lui.

– Egli è sempre generoso e nobile – disse la signora Steerforth, con orgoglio.

Dio sa che sottoscrivevo a questa affermazione con tutto il cuore. Lo sapeva anche lei, perché la solennità dei suoi modi già s’attenuava verso me, tranne quando ella parlava in lode di lui, perché allora assumeva sempre un’aria di solenne alterezza.

– Veramente non era una scuola degna di mio figlio –

ella disse – tutt’altro. Ma v’erano allora delle circostan-526

Charles Dickens

David Copperfield

ze particolari da considerare, di maggiore importanza della scelta della scuola. Il carattere indipendente di mio figlio rendeva necessario ch’egli fosse messo con qualcuno che ne sentisse la superiorità e fosse disposto a in-chinarlesi: e l’uomo che ci occorreva fu trovato lì.

Già lo sapevo, ché lo conoscevo; ma non per questo sentii maggior disprezzo per lui. Se avessi potuto con-cedergli un’attenuante, gliel’avrei concessa appunto perché non aveva saputo resistere all’irresistibile fascino di Steerforth.

– La gran capacità di mio figlio fu in quella scuola sti-molata da un sentimento di emulazione volontaria e di consapevole orgoglio – continuò a dire l’appassionata madre. – Egli si sarebbe ribellato contro ogni costrizione; ma si trovò ad essere il monarca del luogo, e alteramente si propose d’esser degno di quel grado. E non poteva essere diversamente.

Io feci eco, con tutto il cuore e tutta l’anima, che non poteva essere diversamente.

– Così mio figlio, di sua propria volontà e senza alcuna spinta, si mise a capo di tutti, cosa che farà sempre, quando vorrà, lasciandosi in dietro ogni concorrente –

ella proseguì. – Mio figlio m’ha raccontato, signor Copperfield, che voi gli foste sempre devoto, e che quando lo incontraste ieri, piangeste di commozione. Non sarei una donna sincera, se fingessi d’essere sorpresa dal fatto 527

Charles Dickens

David Copperfield

che mio figlio possa ispirare commozioni simili; ma non posso mostrarmi indifferente con chi comprende così esattamente il valore di mio figlio, e sono lietissima di vedervi qui, e posso assicurarvi che egli sente un’insolita amicizia per voi; e che potete aver fiducia nella sua protezione.

La signorina Dartle metteva, come in tutto, molto ardore a giocare a dama. Se la prima volta l’avessi vista al giuoco, mi sarei detto che fosse diventata magra, e gli occhi le si fossero ingranditi in quell’occupazione, e non altrimenti. Ma non sarei esatto se affermassi che ella aveva perduto una parola del nostro colloquio o un mio sguardo, mentre ascoltavo col maggior piacere le confidenze della signora Steerforth, e, onorato di quell’atto di fiducia, mi sentivo maggiore di quanto mi giudicassi lasciando Canterbury.

Alla fine della serata, dopo che fu portato un vassoio di bottiglie e bicchieri, accanto al fuoco, Steerforth mi annunziò che pensava seriamente di venire in campagna con me. Non c’era fretta, egli disse; si poteva intanto aspettare una settimana; e sua madre disse lo stesso con un sorriso ospitale. Mentre parlavamo, più d’una volta egli mi chiamò Margherita, cosa che fece interloquire di nuovo la signorina Dartle.

– Ma veramente, signor Copperfield – ella chiese – è un nomignolo? E perché ve lo dà? Forse perché... eh?...

perché vi crede innocente e candido? Io sono così scioc-528

Charles Dickens

David Copperfield

ca in queste cose!

Mi feci rosso nel rispondere che credevo di sì.

– Oh! – disse la signorina Dartle. – Ora son lieta di saperlo. Domando per sapere, e son contenta di saperlo.

Egli vi crede candido e innocente; e così voi siete suo amico. Ecco una cosa deliziosa!

Subito dopo ella andò a letto, e fu seguita dalla signora Steerforth. Io e Steerforth, dopo esser rimasti un’altra mezz’ora accanto al fuoco, parlando di Traddles e di tutti i compagni dell’antico Salem House, andammo di sopra insieme. La camera di Steerforth era attigua alla mia, ed entrai per visitarla. Era un modello di comodità, piena di poltrone, guanciali e sgabellini, ricamati di mano della madre. Non vi mancava nulla che potesse renderla più gradita. Finalmente, i lineamenti di lei contemplavano il figlio diletto da un ritratto sulla parete, come per vegliarlo in effigie mentre egli dormiva.

In camera mia trovai il fuoco che fiammeggiava: le cortine tirate innanzi alle finestre e intorno al letto gli davano un grazioso aspetto. Mi sedetti nella poltrona accanto al fuoco a meditare sulla mia felicità; e sarei rimasto immerso in quella contemplazione per qualche tempo, se non avessi scoperto un’effigie della signorina Dartle che mi guardava con gli occhi ardenti dalla parete del caminetto.

Era d’una somiglianza sorprendente, e necessariamente 529

Charles Dickens

David Copperfield

aveva uno sguardo d’una espressione sorprendente. Il pittore vi aveva omesso la cicatrice, ma io ve la mettevo; ed eccola andare e venire: ora limitata al labbro superiore, come l’avevo vista a desinare, e ora tesa per tutto il tratto della ferita inflittale dal martello, come l’avevo vista in un atto d’ira.

Are sens