Charles Dickens
David Copperfield
mosse a incontrarlo, ed essi entrarono, tenendosi per mano. Egli mi salutò cordialmente; e mi disse che dovevo esser contento d’aver la guida del dottor Strong, che era il migliore degli uomini.
– Vi sono alcuni, forse... veramente non so... che abusa-no della sua bontà – disse il signor Wickfield. – Non li imitar mai, Trotwood, in nulla. Egli non ha mai alcun sospetto al mondo; e sia una sua virtù o un suo difetto, bisogna tenerne sempre conto in tutti i rapporti, importanti o no, che si potranno avere con lui.
Mi parve d’indovinare che parlasse come chi ha qualche ragione di esser insoddisfatto o amareggiato; ma non ci pensai più che tanto, perché il desinare era pronto, e andammo giù a occupare gli stessi posti del giorno prima.
C’eravamo appena seduti, che Uriah Heep fece capolino alla porta col cranio rosso e la mano scarna, dicendo:
– C’è qui il signor Maldon, che domanda per favore di dirvi una parola.
– Ma se è appena un minuto che mi sono liberato da Jack Maldon – gli disse il padrone.
– Sì, signore – rispose Uriah – ma il signor Maldon è ritornato, e vi domanda il favore di una parola.
Uriah, mentre teneva con la mano aperta la porta, guardava me, e guardava Agnese, e guardava i piatti e i tondi, e guardava ogni oggetto nella stanza, benché avesse 410
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l’aria di non guardar particolarmente nulla, fingendo di tener rispettosamente i suoi occhi rossi fissi sul padrone.
– Domando scusa. Voglio dir solo che, riflettendo – osservò una voce dietro Uriah, mentre la testa di Uriah era cacciata da un lato e sostituita con quella di chi parlava
– domando scusa per la indiscrezione... voglio dir solo che, giacché sembra non mi si dia facoltà di scegliere, più presto andrò via, e meglio sarà. Annie, mia cugina, m’ha detto, parlandone, che le sarebbe piaciuto di aver vicini i parenti, piuttosto di vederli esiliati, e il vecchio dottore...
– Volete dire il dottor Strong? – lo interruppe il signor Wickfield, in tono severo.
– Il dottor Strong, naturalmente – rispose l’altro; – io lo chiamo il vecchio dottore. È lo stesso, comprendete.
– Io non comprendo – rispose il signor Wickfield.
– Bene, il dottor Strong – disse l’altro. – Credevo che il dottor Strong fosse della stessa opinione. Ma sembra, da ciò che mi dite, che ora la pensi diversamente, e in questo caso non c’è nulla da dire, salvo che più presto me n’andrò, e meglio sarà. Perciò son tornato a dirvi che più presto andrò via, e meglio sarà. Quando bisogna fare un tuffo nell’acqua, è inutile rimanere a contemplarla dalla sponda.
– Vi sarà da rimanere a contemplarla il meno possibile, nel vostro caso, signor Maldon, contateci pure – disse il 411
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signor Wickfield.
– Grazie – disse l’altro – ve ne sono molto grato. Guardare in bocca a un caval donato è sempre odioso; altrimenti direi che mia cugina Annie avrebbe potuto accomodar le cose a suo modo. Son certo che se Annie avesse detto al vecchio dottore...
– Volete dire che sarebbe bastato che la signora Strong avesse detto a suo marito... non è così? – disse il signor Wickfield.
– Appunto – rispose l’altro. – Sarebbe bastato dire che questa o quella cosa venisse fatta così e così; e la cosa naturalmente sarebbe stata fatta così e così.
– E perché naturalmente, signor Maldon? – chiese il signor Wickfield, continuando tranquillamente a mangiare.
– Perché Annie è una signora giovane e bella, e il vecchio dottore... il dottor Strong, voglio dire... non si può dire che sia un bel ragazzo – disse Jack Maldon ridendo.
– Non intendo di offendere nessuno, signor Wickfield.
Dico solo che in questa specie di matrimonio credo che qualche compenso sia ragionevole ed equo.
– Qualche compenso per la donna, signore? – chiese gravemente il signor Wickfield.
– Per la donna, signore – rispose ridendo Jack Maldon.
Ma poiché gli parve notare che il signor Wickfield con-412
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tinuava a mangiare nella stessa sua maniera pacata e ferma, e che non v’era speranza di fargli allentare un solo muscolo del viso, aggiunse:
– Del resto, dettovi ciò che volevo dirvi, me ne vado, chiedendovi scusa di questa indiscrezione. Naturalmente seguirò i vostri consigli, considerando che la cosa dovrà esser trattata soltanto fra me e voi, e che non si deve neppure accennare in casa del dottore.
– Avete mangiato? – chiese il signor Wickfield, con un gesto alla tavola.
– Grazie. Vado a mangiare – disse Jack Maldon – con Annie, mia cugina. Addio.
Il signor Wickfield, senza levarsi, lo seguì con uno sguardo pensoso. A me Jack Maldon aveva fatto l’impressione d’un giovane leggero, con un bel viso, una rapida parlantina, e un’aria di baldanza. Era la prima volta che incontravo Jack Maldon, e non avevo sperato di vederlo così presto quando la mattina avevo udito dal dottore fare il suo nome.