Io m’inchinai.
– Durante la settimana – disse la signorina Clarissa –
noi saremo liete d’avere il signor Copperfield al tè con noi. Prediamo il tè alle sei e mezzo.
M’inchinai di nuovo.
– Due volte la settimana – disse la signorina Clarissa –
ma regolarmente non più di due volte.
M’inchinai di nuovo.
– La signora Trotwood: – disse la signorina Clarissa –
menzionata nella lettera del signor Copperfield, forse verrà a visitarci. Quando le visite sono utili all’interesse di tutte le parti, noi siamo felici di riceverle e restituirle, Quando è preferibile per tutte le parti che non si facciano visite (come nel caso di nostro fratello Francesco e della sua famiglia), è una cosa diversa.
Assicurai che mia zia sarebbe stata orgogliosa e incantata di fare la loro conoscenza; benché debbo confessare che non fossi assolutamente sicuro che esse si sarebbero trovate insieme con grande soddisfazione. Stabilite dun-1069
Charles Dickens David Copperfield
que tutte le condizioni, espressi la mia riconoscenza col maggior fervore; e prendendo la mano, prima della signorina Clarissa, e poi della signorina Lavinia, me le portai, l’una dopo l’altra, alle labbra.
La signorina Lavinia poi si levò, e pregando Traddles di aspettarci per un minuto, mi chiese di seguirla. Ubbidii tremando, e fui condotto in un’altra stanza. Ivi, dietro la porta, col viso contro il muro, trovai la mia diletta che si chiudeva le orecchie; e Jip nello scaldavivande con la testa fasciata in un tovagliuolo.
Oh. com’era bella nelle sue gramaglie, e come sospirò e pianse in principio, rifiutandosi di uscire dal suo cantuccio. E quando finalmente ne uscì, come fummo felici entrambi, e in che estasi fui quando Jip, cavato dallo scaldavivande e restituito alla luce, si mise a sternutare disperatamente, e fummo tutti e tre felici!
– Mia dilettissima Dora! Ora veramente mia per sempre.
– Oh, lasciami – implorò Dora – per carità!
– Non sei mia per sempre, Dora?
– Sì, certamente, ma ho tanta paura. – Paura di che, mia cara?
– Sì, paura! Non mi piace... – disse Dora. – Perché non se ne va?
– Chi, vita mia?
– Il tuo amico – disse Dora. – Che c’entra lui? Che stu-1070
Charles Dickens David Copperfield
pido che dev’essere!
– Amor mio! – (Non v’era nulla di più vezzoso dei suoi modi infantili.) – È un giovane d’oro.
– Ma noi non abbiamo bisogno di giovani d’oro! – ella disse, facendo un po’ il broncio.
– Oh, cara! – ripresi. – Imparerai a conoscerlo e gli vorrai molto bene. E ti verrà presto a trovare mia zia, e le vorrai molto bene, quando la conoscerai.
– No, per carità, non farla venire – disse Dora dandomi un piccolo bacio inorridita, e giungendo le mani. – Non farla venire. So che è una brutta vecchia scontenta. Non farla venire qui, Doady! – il che era un vezzeggiativo di Davide.
Era inutile far delle rimostranze, allora; così risi, e l’am-mirai, innamoratissimo e felicissimo; ed ella mi mostrò il nuovo gioco appreso da Jip, che stava ritto in un angolo sulle gambe posteriori – cosa ch’esso dimostrò di saper fare soltanto per la durata d’un lampo, ricadendo subito sul pavimento – e non so quanto tempo sarei rimasto lì, dimentico di Traddles, se non fosse entrata la signorina Lavinia a condurmi via. La signorina Lavinia voleva bene a Dora (ella mi disse che Dora era esattamente com’era stata lei a quell’età... aveva dovuto, certo, cambiarsi molto), e trattava Dora come se fosse stata un balocco. Io cercai di persuader Dora di venire a conoscere Traddles, ma ella si rifugiò in camera sua, e si 1071
Charles Dickens David Copperfield
chiuse a catenaccio; così tornai da Traddles senza di lei, e ce ne uscimmo insieme.
– Nulla può essere più soddisfacente – disse Traddles –
e quelle due vecchiette sono della buona gente, certo.
Non mi sorprenderei se tu t’ammogliassi parecchi anni prima di me, Copperfield.
– Sofia sa sonare qualche strumento, Traddles? – chiesi, nell’orgoglio del mio cuore.
– Conosce abbastanza il pianoforte per dar lezione alle sue sorelline – disse Traddles.
– E canta anche? – chiesi.
– A volte canta anche delle ballate, per divertir gli altri, quando sono un po’ melanconici – disse Traddles. – Ma nulla di molto fine.
– Non canta accompagnandosi con la chitarra? – dissi.
– Oh, cielo, no!
– Non dipinge?