"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » » David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Add to favorite David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

– Mia cara signora – rispose il signor Micawber – forse io non posso esprimere meglio la conclusione alla quale la signora Micawber, io, vostro umile servo, e, posso aggiungere, i nostri figliuoli, siamo collettivamente e singolarmente arrivati, che col ricorrere al linguaggio d’un illustre poeta, rispondendo: «La barca è già alla sponda, la nave è già sull’onda».

– A meraviglia! – disse mia zia. – Io predico tutto il bene possibile da questa vostra risoluzione piena di buon senso.

– Signora, voi ci fate un grande onore – egli soggiunse, mettendosi subito a consultare un taccuino. – Riguardo 1370

Charles Dickens David Copperfield

all’aiuto finanziario che ci possa mettere in grado di lan-ciare il nostro fragile canotto sull’oceano delle intrapre-se, ho voluto ponderare lungamente la cosa; e ho deciso di proporvi le mie cambiali... scritte, è inutile dirlo, su carta bollata del prezzo richiesto dalle diverse leggi del Parlamento per questo genere di obbligazioni... a diciotto, ventiquattro e trenta mesi. La proposta che avevo fatto in principio era di dodici, diciotto e ventiquattro; ma temo che una simile stipulazione non ci darebbe il tempo d’aspettare che la carta... si cambi. Potrebbe avvenire

– disse il signor Micawber, girando gli occhi per la stanza, come se avesse innanzi centinaia d’ettari di terra ben coltivata – che alla prima scadenza avessimo un cattivo raccolto o che non l’avessimo ancora immagazzinato. A volte in quella parte dei nostri possessi coloniali, dove il nostro destino ci attende a lottare col prodotto d’un suolo fertilissimo, non c’è troppa abbondanza di braccia.

– Accomodate le cose come meglio vi piace, signore –

disse mia zia.

– Signora – egli rispose – mia moglie ed io siamo profondamente commossi della gentile bontà dei nostri amici e protettori. Ciò che desidero è d’essere in perfetta regola e d’una perfetta puntualità. Voltando, come infatti stiamo per voltare, una pagina perfettamente nuova, pigliando la rincorsa, come infatti stiamo prendendo la rincorsa, per spiccare un salto di non comune lunghezza, è importante, per il rispetto che ho di me stesso, e per 1371

Charles Dickens David Copperfield

l’esempio che voglio dare a mio figlio, che le cose si facciano a modo, come da uomo a uomo.

Non so se il signor Micawber annettesse un senso particolare a quest’ultima frase; non so neanche se qualcuno ce l’abbia mai annesso; ma il fatto sta che egli pareva goderne un mondo e ripeté, con una tosse espressiva:

«Come da uomo a uomo!».

– Io propongo – aggiunse il signor Micawber – delle cambiali; sono in uso in tutto il mondo commerciale (credo che siano stati gli ebrei a introdurle la prima volta, e da allora hanno sempre molto da fare con le cambiali) perché sono negoziabili. Ma se si preferisce un contratto, o qualche altra specie di garanzia, sarò felice di sottomettermi a ciò che si desidera. Le cose bisogna farle a modo, come da uomo a uomo.

Mia zia osservò che, giacché le due parti erano disposte ad accordarsi in tutto, non c’era alcuna difficoltà al perfetto regolamento delle cose. Il signor Micawber era della stessa opinione.

– Riguardo ai nostri preparativi domestici, signora – disse il signor Micawber con un certo orgoglio – per affrontare il destino che oramai sappiamo che ci aspetta, permettete che ve li riferisca. La mia figliuola maggiore va ogni mattina, alle cinque, in uno stabilimento vicino, per apprendere il metodo... se metodo si può chiamare...

di mungere le vacche. Gli altri miei figliuoli sono spro-1372

Charles Dickens David Copperfield

nati ad osservare, nella maggiore vicinanza possibile, le abitudini dei polli e dei maiali allevati nelle parti più povere della città:occupazione, questa, che li ha condotti un paio di volte a un pelo dall’esser travolti da quelle bestie. Anch’io, durante la passata settimana, ho prestato tutta la mia attenzione all’arte del fornaio; e mio figlio Wilkins è uscito in campagna con un uncino a pascere le pecore, quando gli è stato permesso di farlo da quei villani che le hanno in custodia... cosa che, mi dispiace dirlo, per l’onore della nostra specie, raramente s’è data; perché in generale gli è stato urlato, con be-stemmie, di andare in qualche altro posto,

– A meraviglia! – disse mia zia, con un sorriso d’incoraggiamento. – Anche la signora Micawber è stata molto occupata, credo.

– Mia cara signora – rispose la signora Micawber, con la sua aria affaccendata – debbo confessare sinceramente che io non mi sono attivamente occupata di cose in diretto rapporto con l’agricoltura o l’allevamento del be-stiame, benché sia persuasa che una volta laggiù non potrò più trascurarle. Quel tempo che m’è rimasto libero dalle cure domestiche l’ho dedicato a mettermi in cortese corrispondenza con la mia famiglia. Giacché debbo confessare, mio caro signor Copperfield – disse la signora Micawber, che si rivolgeva sempre a me (per vecchia abitudine, credo) anche se aveva cominciato col rispondere ad altri – che mi par sia giunto il tempo di sep-1373

Charles Dickens David Copperfield

pellire il passato nell’oblio: oramai la mia famiglia deve dar la mano a mio marito, e mio marito dar la mano alla mia famiglia: il leone deve riposare accanto all’agnello, e la mia famiglia mantenersi in relazione col signor Micawber.

Dissi che anch’io ero dello stesso parere.

– Questo, almeno, è il lato, mio caro signor Copperfield

– continuò la signora Micawber – dal quale io veggo la cosa. Quando stavo col papà e la mamma, il papà era solito dire, allorché c’era qualche discussione in famiglia: «Da qual lato vede Emma la cosa?» So che a papà faceva velo l’affetto; pure, sulla gelida freddezza che ha sempre regnato fra mio marito e la mia famiglia, io naturalmente mi son formata un’opinione, per quanto possa essere errata.

– Certamente. È naturale, signora – disse mia zia.

– Precisamente – approvò la signora Micawber. – Ora io posso aver torto, e probabilmente ho torto; ma la mia impressione personale è che l’abisso fra la mia famiglia e mio marito possa essere attribuito al timore, da parte della mia famiglia, che mio marito avesse bisogno di un aiuto finanziario. Non posso fare a meno dal pensare –

disse la signora Micawber, con aria di profonda sagacia

– che vi sono alcuni della mia famiglia che hanno avuto il timore che mio marito potesse chieder loro la presta-zione del loro nome... Non per darlo ai nostri figliuoli 1374

Charles Dickens David Copperfield

nell’atto del battesimo, ma per scriverlo sulle cambiali e negoziarlo alle banche.

Lo sguardo di penetrazione col quale la signora Micawber annunciò questa scoperta, come se nessuno mai ci avesse pensato prima, parve stupisse mia zia, che improvvisamente rispose:

– Bene, signora, dopo tutto, non mi meraviglierei che aveste ragione!

– Mio marito è ora in procinto di liberarsi dalle pa-stoie pecuniarie che lo hanno per tanto tempo impacciato – disse la pignora Micawber – e di cominciare una nuova carriera in un paese che ha lo spazio sufficiente per le sue qualità... cosa che credo molto importante perché occorre molto spazio alle qualità di mio marito...

e mi sembra che la mia famiglia debba cogliere questa occasione per farsi avanti. Il mio desiderio sarebbe di vedere mio marito e la mia famiglia riuniti in una festa da darsi a spese della mia famiglia. Una fra le persone più importanti della mia famiglia farebbe un brindisi alla salute ed alla prosperità di mio marito, e mio marito potrebbe aver l’occasione di sviluppare i suoi piani.

– Mia cara – disse il signor Micawber, con una certa vivacità – credo che sia mio dovere dichiarare immediatamente, che se io dovessi sviluppare i miei piani a quell’assemblea, essi verrebbero forse giudicati offensi-vi: la mia opinione si è che la tua famiglia sia composta 1375

Charles Dickens David Copperfield

in generale di stupidi altezzosi; e in particolare di perfetti malandrini!

– Micawber – disse la signora Micawber, scotendo il capo – no! Tu non li hai mai capiti, ed essi non ti hanno mai capito.

Il signor Micawber tossì.

– Essi non ti hanno capito, Micawber – disse sua moglie. – Forse non possono capirti. È la loro disgrazia. Io posso compiangere la loro disgrazia.

– Mi dispiace molto, mia cara Emma – disse il signor Micawber, raddolcito – d’essermi la sciato sfuggire una espressione che potrebbe, anche lontanamente, aver l’apparenza d’esser brutale. Quello che intendevo dire si è che io posso emigrare senza che le persone della tua famiglia vengano a farmi l’onore, insomma, di darmi la spinta dell’addio con le loro gelide spalle: e che dopo tutto, preferisco lasciar l’Inghilterra con quel tanto d’impulso proprio che ancora posseggo, anziché doverlo alla loro condiscendenza. Nello stesso tempo, mia cara, se essi dovessero degnarsi di rispondere alla tua comunicazione... cosa che la nostra comune esperienza ci fa ritenere molto improbabile... non sarebbe nelle mie intenzioni di mettere un ostacolo ai tuoi desideri.

Regolata così amichevolmente la cosa, il signor Micawber diede il braccio alla moglie, e gettando un’occhiata al mucchio di libri e di carte che stava innanzi a Tradd-1376

Charles Dickens David Copperfield

les sul tavolo, disse di non volerci infastidire più oltre, e ci salutò con gran solennità.

– Mio caro Copperfield – disse Traddles, poggiandosi, appena i due Micawber furono usciti, alla spalliera della sedia, e guardandomi con un affetto che gli fece arrossire gli occhi e diede ai suoi capelli tutte le pieghe possibili e immaginabili – non mi scuserò con te per doverti intrattenere d’affari, perché so che te ne interessi e possono distrarti. Mio caro ragazzo, spero che tu ti senta forte.

– Sto bene – dissi, dopo una pausa. – Noi abbiamo ora il dovere di pensare anche a mia zia. Tu sai tutto quello che ha fatto.

– Certo, certo – rispose Traddles. – Chi può dimenticarlo?

– Ma anche questo non è tutto – dissi. – Da un paio di settimane ha dovuto soffrire qualche altro affanno; e le è toccato di partire tutti i giorni. Parecchie volte è uscita la mattina presto, ed è stata assente fino a sera. Ieri sera, Traddles. pur avendo innanzi il viaggio di oggi, era quasi mezzanotte quando ritornò a casa. Tu sai quanta sollecitudine ella abbia per gli altri. E non mi dice che cosa le dà tanta ambascia.

Are sens