"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » » David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Add to favorite David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

Ella esclamò: «Mio caro Davy», e scoppiammo entrambi a piangere, abbracciandoci.

Non ho il cuore di dire quali stravaganze ella commettesse; i suoi scoppi di risa e di pianto; l’orgoglio e la gioia ch’ella mostrava; il dolore che quella di cui io sarei stato l’orgoglio e la gioia non potesse stringermi in un abbraccio affettuoso. A me non venne neppure in mente l’idea che fosse puerile rispondere con la mia commozione alla sua. Non ho mai pianto e riso in tutta la mia vita, neanche con lei, oso dire, con la libertà di quella mattina.

– Barkis sarà contento – disse Peggotty, asciugandosi gli occhi col grembiule: – gli farà più bene la tua venuta che un mucchio di cataplasmi. Posso andare a dirgli che 546

Charles Dickens

David Copperfield

sei venuto? Salirai a vederlo, caro?

Naturalmente che sarei salito a vederlo. Ma a Peggotty non riuscì d’andar via così facilmente come credeva; perché come si dirigeva alla porta e si voltava, tornava di nuovo a gioire e a piangere di consolazione sulla mia spalla. Finalmente per far la cosa più agevole, salii con lei; e dopo aver aspettato fuori per un minuto, mentre ella diceva una parola di preparazione a Barkis, mi presentai innanzi all’infermo.

Egli mi ricevette con vero entusiasmo. Era afflitto troppo dai reumi per permettersi di stringermi la mano, ma mi pregò di stringergli il fiocco del berretto da notte, cosa che feci cordialmente. Quando mi sedetti accanto al letto, disse che gli faceva non si sa quanto bene a riaver quasi la sensazione che mi stesse conducendo di nuovo sulla strada di Blunderstone. Siccome stava a letto supino e così coperto, che non gli si vedeva altro che la faccia – come i cherubini dipinti – sembrava il più strano essere che io mi fossi mai veduto.

– Che nome scrissi allora sul copertone del carro, signore? – disse Barkis con un piccolo sorriso reumatico.

– Ah! Barkis, noi avemmo una grave conversazione intorno a questo, non è vero?

– Da molto tempo avevo l’intenzione – disse Barkis.

– Da molto – io dissi.

547

Charles Dickens

David Copperfield

– E non me ne pento – disse Barkis. – Ricordate che mi diceste una volta che era lei che faceva tutti i dolci a casa vostra, e tutta la cucina?

– Sì, benissimo – risposi.

– Era vero – disse Barkis – come un cocomero. Vero –

disse Barkis, agitando il berretto da notte, che era il solo mezzo di dar forza alla frase – come le tasse. Nulla di più vero.

Barkis volse gli occhi su me, come in attesa del mio consenso a questa sua considerazione maturata in letto; e glielo diedi.

– Nulla di più vero – ripeté il signor Barkis – un povero diavolo come me se ne accorge quando è malato. Non sono povero forse?

– Mi dispiace di apprenderlo, Barkis.

– Sono poverissimo, è la verità – disse Barkis.

A questo punto la destra uscì pianamente e debolmente di sotto la coperta, e, dopo qualche sforzo inutile, riuscì ad abbrancare un bastone appeso al letto. Dopo aver un po’ urtato di qua e di là con quello strumento, mostrando nel viso una varietà di espressioni disperate, urtò contro un baule, un’estremità del quale avevo scorto da tempo.

Allora il viso gli si ricompose.

– Dei panni vecchi – disse Barkis. – Oh! –

esclamai.

548

Charles Dickens

David Copperfield

– Vorrei che fosse denaro, signore – disse Barkis.

– Lo vorrei anch’io veramente – dissi.

– Ma non è denaro – disse Barkis, spalancando gli occhi più che gli era possibile.

Dissi che n’ero assolutamente persuaso, e Barkis volgendo gli occhi più gentilmente alla moglie, disse:

– Clara Peggotty-Barkis è la migliore e la più utile delle donne. Clara Peggotty-Barkis merita tutte le lodi che si possa farle e anche di più. Mia cara, vuoi preparare un buon desinare oggi, per la compagnia; qualche cosa di buono da mangiare e da bere, no?

Avrei protestato contro questa non necessaria dimostrazione in mio onore, ma non osai, vedendo al lato opposto Peggotty ansiosa di sentirmi accettare. Così non dissi nulla.

– Ho qualche soldo in qualche parte, mia cara – disse Barkis – ma ora sono un po’ stanco. Se tu e il signor Davide mi lascerete fare un pisolino, tenterò di trovarlo al risveglio.

Lasciammo la camera per ubbidirgli. Di fuori Peggotty m’informò che Barkis, essendo ora un po’ più tirato di prima, ricorreva sempre a qualche pretesto simile prima di estrarre un solo centesimo dalla sua riserva; e che si sottometteva a inauditi dolori nello scender senza alcun 549

Charles Dickens

David Copperfield

aiuto dal letto per cavarlo da quello sciagurato baule. Infatti, sentimmo subito Barkis cacciar gemiti soffocati di natura straziante, giacché quel suo metodo di gazza la-dra gli faceva scricchiolare tutte le giunture; ma mentre gli occhi le erano pieni di pietà per lui, Peggotty disse che il generoso impulso del marito gli avrebbe fatto del bene e ch’era meglio lasciarlo fare. Così egli continuò a gemere, finché non si mise a letto di nuovo, soffrendo, non ne ho alcun dubbio, tutto un martirio; e poi ci chiamò, fingendo di essersi svegliato in quel momento da un sonno ristoratore, per estrarre una ghinea di sotto il guanciale. E la sua soddisfazione, per esser riuscito così felicemente a trarci in inganno, e per aver conservato, l’impenetrabile segreto del baule, parve sufficiente compenso alle sue torture.

Preparai Peggotty all’arrivo di Steerforth, e non passò molto ch’egli si presentò. Son persuaso ch’ella non facesse differenza alcuna fra uno che fosse stato un suo speciale benefattore e un semplice amico mio, e che lo avrebbe ricevuto con la massima gratitudine e devozione in qualunque caso. Ma il buon umore, lo spirito, la disinvoltura di Steerforth; i suoi modi affascinanti, il suo simpatico aspetto, la sua facoltà naturale di adattarsi a chiunque gli riuscisse accetto, e di snidare sicuramente in chiunque il principal punto d’interesse sentimentale; la legarono interamente a lui in cinque minuti. Soltanto la maniera con cui trattava me l’avrebbe soggiogata. Ma per tutte queste ragioni insieme miste, credo sincera-550

Charles Dickens

David Copperfield

mente che quella sera, prima ch’egli se ne andasse, Peggotty gli avesse votato un vero e proprio principio di adorazione.

Egli rimase lì a desinare con me – se dovessi dire volentieri, non esprimerei la metà della grazia e della gioia con cui accettò l’invito. Entrò nella camera di Barkis leggero come l’aria, illuminandola e rallegrandola come se fosse la salute in persona. Non v’era stridore, sforzo, partito preso in tutto ciò che faceva; ma sempre una indescrivibile agilità; sembrava che non si potesse fare diversamente o meglio. Si mostrava pieno di tanta grazia, naturalezza e tatto, che il solo suo ricordo mi fa l’effetto d’incantarmi anche oggi.

Ci trattenemmo gioiosamente nel salottino, dove, sul tavolo, come una volta, trovai il libro dei Martiri, non aperto mai più dopo la mia partenza. Volli rivederne le terribili immagini, e ricordai le antiche sensazioni da esse suscitatemi, ma non le provai più. Quando Peggotty parlò di quella che chiamava la mia camera, già pronta per la notte, e della sua speranza che l’avrei occupata, prima che io potessi neppur dare una specie d’occhiata di esitazione a Steerforth, questi aveva già bello e deciso il caso.

– Naturalmente – egli disse – tu dormirai qui in tutto il tempo che staremo a Yarmouth, e io dormirò all’albergo.

551

Charles Dickens

Are sens