"Unleash your creativity and unlock your potential with MsgBrains.Com - the innovative platform for nurturing your intellect." » » David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Add to favorite David Copperfield- Charles Dickens-eBook online free

Select the language in which you want the text you are reading to be translated, then select the words you don't know with the cursor to get the translation above the selected word!




Go to page:
Text Size:

Terminammo il resto del nostro viaggio piacevolmente, a volte alludendo al Doctor’s Commons, e va-gheggiando il tempo, ancora lontano, che io vi sarei stato procuratore; tempo che Steerforth illustrò con una gran varietà di quadri umoristici e capricciosi, che ci divertirono un mondo. Al nostro arrivo a Londra, egli se ne andò a casa sua, promettendomi di venirmi a trovare due giorni dopo; e io presi una vettura per Lincoln’s Inn Field dove trovai mia zia ancora in attesa della cena.

Se fossi ritornato dal giro del mondo, non ci saremmo riveduti con più piacere. Mia zia si mise a piangere addirittura mentre mi abbracciava; e disse, fingendo di ridere, che se la mia povera madre fosse stata ancora in vita, quella sciocca piccina si sarebbe messa certamente a piangere.

– Così avete abbandonato il signor Dick, zia – dissi. –

Mi dispiace. E voi, Giannina, come state?

Mentre Giannina mi faceva un inchino, dicendomi che sperava che io stessi bene, osservai il viso di mia 612

Charles Dickens

David Copperfield

zia che s’allungava molto.

– Dispiace anche a me – disse mia zia, stropicciandosi il naso. – Da che son qui, Trot, non trovo più requie.

Prima che le domandassi il perché, me lo disse.

– Son persuasa – disse, mettendo la mano sulla tavola con melanconica fermezza – che il carattere di Dick non sia tale da tener lontani gli asini. Son certa che gli manca la forza di proposito. Avrei dovuto lasciar Giannina a casa, invece, e mi sarei sentita più tranquilla. Se un asino è oggi entrato nel prato – disse mia zia con forza – ha dovuto entrarci alle quattro. Ho sentito un brivido corrermi per la schiena a quell’ora, e son certa ch’era un asino.

Tentai di consolarla, ma essa rifiutò ogni conforto.

– Era un asino – disse mia zia – ed era quello con un mozzicone di coda che mi portò fino a casa la signorina Murdstone. Se a Dover v’è un asino la cui audacia m’è dura a sopportare è appunto quello.

Giannina si avventurò a dire che forse mia zia si attrista-va senza ragione, perché quell’asino era allora occupato nel trasporto della ghiaia e della sabbia, e non poteva avere occasione di commettere violazioni di confini. Ma mia zia non ne volle sapere.

La cena fu servita bene e calda, benché le camere di mia zia stessero in alto – non so se per avere più gradini di 613

Charles Dickens

David Copperfield

pietra per quello che spendeva, o per esser più vicina al tetto – e consistette in un pollo arrosto, una bistecca e dei legumi; e a tutto, squisitamente cucinato, io feci ampia giustizia. Ma mia zia aveva le sue idee particolari sulle vettovaglie di Londra, e mangiò pochissimo.

– Certo questo pollo disgraziato – disse mia zia – nacque e fu allevato in una cantina, e non vide l’aria che dall’imperiale d’una diligenza. Spero che questa bistecca sia di manzo, ma non lo credo. Credo che non ci sia nulla qui di genuino, se non il fango.

– Non credete, zia, che il pollo possa essere stato portato dalla campagna? – accennai.

– No di certo – rispose mia zia. – Non ci sarebbe gusto per un negoziante di Londra di dar qualche cosa che sia veramente ciò ch’egli pretende che sia.

Non mi avventurai a contrastare questa opinione, ma continuai a cenar di gusto, cosa che soddisfece grandemente mia zia. Quando la tavola fu sparecchiata, Giannina aiutò mia zia ad accomodarsi i capelli, a mettersi la cuffia, che era più elegante del solito («nel caso d’un incendio» mia zia diceva), e a rimboccarsi la gonna attorno alle ginocchia, tutti preliminari a lei consueti per ri-scaldarsi prima d’andare a letto. Io allora le preparai, seguendo certe norme ben stabilite dalle quali non era permessa alcuna deviazione, per quanto leggera, un bicchiere d’acqua e vino caldo con pane tostato tagliato a 614

Charles Dickens

David Copperfield

fettine lunghe e sottili. Con questi rinforzi, fummo lasciati soli a finir la serata, mia zia di rimpetto a me, occupata a bere il vino con l’acqua e a immollarvi le fettine di pane, a una a una, prima di mangiarle: e a guardarmi benevolmente di fra gli orli della cuffia.

– Bene, Trot – ella cominciò – che ne pensi del progetto di diventar procuratore? O non hai cominciato a pensarci ancora?

– Ci ho pensato molto, mia cara zia, e ne ho parlato molto con Steerforth. Davvero che mi piace molto. Mi piace moltissimo.

– Bene – disse mia zia – sono contenta.

– Ho solo una difficoltà, zia.

– Dimmi qual è, Trot – essa rispose.

– Vorrei sapere, zia, se non sia molto dispendioso intraprendere la professione del procuratore, che mi sembra limitata a poche persone.

– Costerà – rispose mia zia – perché tu sia procuratore, precisamente un migliaio di sterline.

– Ora, mia cara zia – dissi, facendomele più da presso con la sedia – per questo non sono tranquillo. Mille sterline sono una gran somma. Avete già speso molto per la mia educazione, e siete sempre generosa oltre misura.

Siete stata l’anima della generosità. Certamente vi sono altri modi di cominciar la vita senza sborsar molto, e pur 615

Charles Dickens

David Copperfield

con molta speranza di farsi strada a forza di tenacia e d’applicazione. Non sarebbe molto meglio tentare questi modi? Siete certa di poter spendere senza grave vostro danno una somma simile, e che sia bene spenderla così?

Solo vi chiedo, mia seconda madre, di riflettere prima di decidere.

Mia zia finì di mangiare la fettolina di pane che aveva in mano, guardandomi fissa in viso nel frattempo; e poi posando il bicchiere sulla mensola del caminetto, e tenendo le mani sulla gonna rimboccata, rispose come segue:

– Trot, figlio mio, se io ho uno scopo nella vita, è quello di curare che tu sia un uomo buono, assennato e felice.

È l’unico mio desiderio... è l’unico desiderio di Dick.

Mi piacerebbe che alcune persone di mia conoscenza sentissero ciò che dice Dick a questo proposito. La sua sagacia è meravigliosa. Nessuno, all’infuori di me, sa la penetrazione di quell’intelligenza.

Si fermò un momento per prendermi una mano fra le sue, e continuò:

– È inutile, Trot, ricordare il passato, se non ha qualche effetto sul presente. Forse avrei potuto essere in migliori relazioni d’amicizia con tuo padre; forse avrei potuto essere in migliori rapporti d’amicizia con quella povera piccina di tua madre, anche dopo il tiro fattomi da tua sorella Betsey Trotwood. Quando tu ti rifugiasti da me, 616

Charles Dickens

David Copperfield

fanciulletto smarrito, tutto polveroso e lacero e stanco, forse mi dissi così. Da allora ad oggi, Trot, tu m’hai fatto onore, orgoglio e piacere. Nessun altro può arrogarsi dei diritti sulla mia sostanza; cioè... – qui con mia gran sorpresa parve esitare e se ne stette confusa – no, nessun altro può arrogarsi dei diritti sulla mia sostanza... e tu sei il mio figliuolo adottivo. Soltanto, nella mia vecchiaia siimi figliuolo amichevole e sopporta i miei capricci e le mie bizzarrie; e tu farai per me, che non ebbi l’inizio della vita così felice, né conciliante come avrebbe potuto essere, più di quanto avrò fatto per te.

Era la prima volta che udivo mia zia alludere al suo passato. V’era una nobiltà nella sua maniera tranquilla di accennarvi, e di passar oltre, che avrebbe aumentato, se fosse stato necessario, il mio rispetto e il mio affetto per lei.

– Così siamo d’accordo, Trot – disse mia zia – e non sarà necessario parlarne più. Dammi un bacio, e domani, dopo colazione, andremo al Commons.

Ci trattenemmo a conversare lungamente accanto al fuoco prima d’andare a letto. Io dormii in una camera dello stesso piano di mia zia, e durante la notte fui tratto tratto disturbato dai colpi ch’essa dava alla porta, domandandomi agitata, poiché le avveniva di udire un rumore distante di vetture o di carri che si recavano al mercato, se sentissi arrivar le pompe: ma verso giorno, si lasciò vincere dal sonno, e mi permise di dormire in 617

Are sens