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Il dottore, nella bontà del suo cuore, fece con la mano un gesto, come per dire che non metteva conto d’occuparsene, e risparmiare a Jack Maldon il ricordo di 428

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qualche altro titolo alla sua riconoscenza. Ma la signora Markleham mutò il suo posto con quello più vicino al dottore, e, mettendogli il ventaglio sulla manica del vestito, disse:

– No, veramente, mio caro dottore, tu mi devi perdonare, se m’indugio tanto su questo; è una cosa che sento profondamente. Questo argomento lo chiamo la mia monomania. Tu rappresenti una benedizione per noi. Tu sei per noi il favore del Cielo!

– Che discorsi, che discorsi! – disse il dottore.

– No, no, ti chieggo scusa – ribatté il Vecchio Soldato. – In famiglia come ci troviamo, perché con l’amico signor Wickfield siamo nella massima confidenza, non posso patire d’esser contraddetta. Comincerò a far valere i miei diritti di suocera, se continui a sgridarmi a quel modo. Io sono perfettamente leale e sincera. Ciò che dico, è quello che dissi quando rimasi a bocca aperta dalla sorpresa... ti ricordi come rimasi sorpresa?... a sentirti domandarmi la mano di Annie. Non che vi fosse nulla di strano nel semplice fatto della domanda... sarebbe ridicolo dirlo... ma perché, avendo tu conosciuto il suo povero padre e avendo conosciuta lei che era appena una bambina di sei mesi, io non t’avevo mai considerato sotto quell’aspetto, e neppur come un uomo che dovesse mai esser candidato al matrimonio... semplicemente questo, sai.

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– Certo, certo – rispose il dottore, messo di buon umore. – Non ci pensare.

– Ma io ci penso – disse il Vecchio Soldato, mettendosi il ventaglio alle labbra. – Ci penso molto. Ricordo queste cose per esser contraddetta, se ho torto. Bene!

Allora parlai ad Annie, e le dissi ciò che era accaduto.

Le dissi: «Mia cara, è venuto il dottor Strong e ti ha fatta argomento d’una bella dichiarazione e d’una offerta».

Insistetti minimamente? No. Dissi: «Ora, Annie, dimmi la verità: il tuo cuore è libero?». «Mamma – essa disse piangendo – io sono molto giovane» cosa perfettamente vera, «e non so neppure se io abbia un cuore». Allora, mia cara», dissi io, «puoi esser certa che è libero. A ogni modo, amor mio», dissi, «il dottor Strong è in grande ansia e bisogna dargli una risposta. Non si può tenerlo così sospeso». «Mamma», disse Annie, sempre piangendo, «sarebbe egli infelice senza di me? Se mai, io l’onoro e lo rispetto tanto che credo che lo sposerò».

E così fu stabilito. E allora, e non prima d’allora, dissi ad Annie: «Annie, il dottor Strong non solo sarà tuo marito, ma rappresenterà la buon’anima di tuo padre: rappresenterà il capo della nostra famiglia, rappresenterà la saggezza, il grado, e posso dire il patrimonio, della nostra famiglia; e sarà, insomma, la sua fortuna». – Dissi così allora, e lo ripeto oggi di nuovo. Se ho qualche merito; è la coerenza.

La figliuola era rimasta silenziosa e calma durante que-430

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sto discorso, con gli occhi fissi al pavimento; e il cugino le stava a fianco, a fissare il pavimento anche lui. Ella allora disse piano, con voce tremante:

– Mamma, hai finito, spero?

– No, mia cara Annie – rispose il Vecchio Soldato – non ho finito ancora. Deploro che tu veramente non ti mostri molto affettuosa verso il tuo sangue; e giacché non serve lagnarmene con te, intendo lagnarmene con tuo marito.

Ora, caro dottore, guarda quella stupida di tua moglie!

Siccome il dottore volse il suo dolce profilo verso la moglie, col suo solito sorriso d’ingenua gentilezza, ella abbassò un po’ la testa. Osservai che il signor Wickfield non la perdeva d’occhio un istante.

– Quando, l’altro giorno, ebbi l’occasione di dire a quella cattiva figlia – proseguì la madre scotendo il capo e il ventaglio verso di lei, scherzosamente – che s’era data in famiglia una circostanza che era bene comunicarti...

veramente era un dovere fartela sapere... lei mi rispose che riferirtela era chiederti un favore; e che, siccome tu eri troppo generoso e chiedere per lei era sicuramente ottenere, essa non volle.

– Annie, mia cara – disse il dottore. – Hai avuto torto.

M’hai privato d’un piacere.

– Quasi le stesse parole che le dissi io! – esclamò sua madre. – Ora, un’altra volta, quando so che per questa ragione non vorrà dirti una cosa, sono decisa, mio caro 431

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dottore, a dirtela io stessa.

– Sarò lietissimo, se lo farai – rispose il dottore.

– Certo?

– Certissimo.

– Siamo intesi, allora! – disse il Vecchio Soldato. – Patto fatto. – E avendo, credo, ottenuto ciò che voleva, col ventaglio picchiò parecchie volte la mano del dottore (dopo averla baciata), e ritornò trionfante al posto di prima.

Arrivati dei nuovi ospiti, fra i quali due insegnanti e Adams, la conversazione divenne generale; e naturalmente si aggirò su Jack Maldon e il suo viaggio e il paese per il quale si accingeva a partire, e i suoi vari disegni e le sue varie speranze. Doveva partire quella sera, dopo cena, in diligenza, per Gravesend, dove era ancorato il bastimento sul quale doveva fare la traversata; e doveva star lontano – tranne se fosse tornato in congedo o per motivi di salute – non so quanti anni. Ricordo che si convenne, per consenso unanime, che l’India fosse un paese calunniato, e non avesse nulla di sgradevole, salvo qualche tigre e un po’ di calore nelle ore più calde del giorno. Dal canto mio, consideravo Jack Maldon come un Sindbad moderno, e me lo immaginai l’amico del cuore di tutti i raià d’Oriente, seduto sotto un baldacchi-no e occupato a fumare in pipe d’oro attorcigliate, lunghe un miglio, se fossero state raddrizzate.

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La signora Strong cantava con molta grazia: l’avevo molte volte udita cantar da sola. Ma, sia che non osasse cantare in pubblico, o non si sentisse in vena quella sera, il fatto sta che non cantò affatto. Si provò in un duetto, con suo cugino Maldon; ma non poté neanche intonarlo; e dopo, allorché tentò di cantar sola, benché avesse cominciato con molta dolcezza, la voce improvvisamente le mancò, e la lasciò piena d’ambascia, col capo abbandonato sulla tastiera. Il buon dottore disse che quella sera ella era nervosa, e, a confortarla, propose una partita a carte; nelle quali egli era così esperto come nell’arte di sonare il trombone. Ma notai che il Vecchio Soldato subito se lo prese a compagno, costituendosi sua diret-trice, istruendolo nei preliminari del giuoco, e facendosi consegnare tutto il denaro ch’egli aveva in tasca.

Il giuoco fu allegro, non meno allegro per gli sbagli del dottore, che ne commetteva in numero illimitato, nonostante la strenua vigilanza delle farfalle, e con grande loro desolazione. La signora Strong non aveva voluto prender parte al giuoco, dicendo di non sentirsi bene; e suo cugino Maldon s’era scusato dicendo che doveva ancora finire di far le valige. Quando le ebbe finite, però, ritornò, e se ne stettero insieme a conversare, sul canapè. Di tanto in tanto ella s’alzava, guardava la mano del dottore, e gli indicava che cosa dovesse giocare. Era pallidissima, e chinandosi su lui tremava, mi parve, mentre col dito mostrava le carte; ma il dottore era assolutamente felice di quella attenzione, e di quel tremito, 433

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se mai, non s’accorgeva.

A cena l’allegria fu meno rumorosa. Sembrava che ciascuno sentisse che una partenza di quella specie era un impiccio e che quanto più s’avvicinava, maggiore diventava l’impiccio. Jack Maldon tentò d’essere loquace, ma non era in vena, e peggiorò la situazione; la quale non fu migliorata, come mi apparve, dal Vecchio Soldato, col ricordare continuamente gli episodi giovanili di Jack Maldon.

Il dottore, però, che, ne son sicuro, era convinto che tutti fossero lieti quella sera, sembrava felice, e non sospetta-va minimamente che tutti non fossero al colmo della gioia.

– Annie, mia cara – disse, guardando l’orologio e riem-piendosi il bicchiere – è l’ora della partenza di tuo cugino Jack, e noi non dobbiamo trattenerlo, giacché il tempo e la marea non aspettano nessuno. Jack Maldon, tu hai dinanzi un viaggio lungo e un paese straniero; ma molti hanno già avuto le stesse prospettive, e molti le avranno ancora, fino alla consumazione dei secoli. I venti che tu stai per affrontare hanno spinto migliaia e centinaia di migliaia verso la fortuna, e hanno ricondotto migliaia e centinaia di migliaia felicemente in patria.

– È veramente commovente – disse la signora Markleham – da qualsiasi lato si voglia considerare la cosa, è commovente vedere un bel giovane che si è conosciuto 434

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