Il Teschio mi aveva chiesto perché ci avevo litigato.
«Non abbiamo litigato. E' che Salvatore mi sta antipatico», avevo risposto io. Il Teschio mi aveva poggiato un braccio sulle spalle. «Bravo. Quello è uno stronzo».
Salvatore si è asciugato il sudore dalla fronte.
"Chi va a fare tana?
"Vacci tu.
"Perché?
"Perché sei più veloce.
"Io corro più veloce se è lontano, ma fino al carrubo sei più veloce tu.
Sono stato zitto.
"Ho un'idea," ha proseguito. "Usciamo insieme, tutti e due. Quando arriva il Teschio io mi metto in mezzo e tu corri al carrubo. Così lo freghiamo. Che ne dici?
"E' una buona idea. Solo che tana la faccio io e tu perdi.
"Non fa niente. E' l'unico modo per fotterlo a quel fesso.
Ho sorriso.
Mi ha guardato e mi ha allungato la mano.
"Pace?
"Va bene". Gliel'ho stretta.
"Lo sai che la Destani non sta più in classe nostra? Quest'anno viene una maestra nuova.
"Chi te l'ha detto?
"Mia zia ha parlato con il preside. Dice che è bella. E forse non scassa come la Destani.
Ho strappato un ciuffo d'erba. "Tanto per me è uguale.
"Perché?
"Perché ce ne andiamo via da Acqua Traverse.
Salvatore mi ha guardato sorpreso. "E dove andate?
"Al Nord.
"Dove?
Ho tirato lì. "A Pavia.
"E dove sta Pavia?
Ho sollevato le spalle. "Non lo so. Ma vivremo in un palazzo, all'ultimo piano. E papà si compra pure la 131 Mirafiori. E vado a scuola li.
Salvatore ha preso un sasso e se l'è passato da una mano all'altra. "E non torni più?
"No.
"E non la vedi la maestra?
Ho guardato a terra. "No.
Ha sussurrato. "Mi dispiace". Mi ha guardato. "Pronto?
"Pronto.
"Allora andiamo. E non ti fermare mai. Al tre.
"Uno, due e tre," e siamo scattati.
"Eccoli! Eccoli lì!" ha urlato Remo, appollaiato sul carrubo.
Ma il Teschio non ha potuto nulla, eravamo troppo veloci. Abbiamo sbattuto insieme contro l'albero e abbiamo strillato. "Tana libera tutti!
9.
Ci eravamo svegliati e tutto era velato di grigio.